Il disegno di una vecchia valigia chiusa da dello spago e
rivolta verso un aereo sotto la scritta Premio Italiani nel mondo ha attirato
l’attenzione dei trecento partecipanti alle due giornate di lavori
dell’Assemblea nazionale ASI tenutasi nel Teatro Comunale di Fiuggi il 28 e 29
gennaio. E’ una delle immagini più emblematiche di un evento che ho raccontato
a Gianfranco Beretta, presidente di Brianza Channel per Tele Insubria e che qui
riporto per i miei lettori.
E’ stato oltremodo interessante ma, soprattutto, emozionante,
caratterizzato da riferimenti e simboli che hanno fatto riflettere. Si tornava
a Fiuggi, in quella città dove poco più di un anno fa era stata proclamata
l’istituzione del Premio ASI Italiani
nel mondo e mi ha fatto piacere che abbiamo ripagato quel battesimo con
conferimenti di alto livello e partecipazioni oltremodo emozionanti. La scelta
del magnifico Teatro Comunale è stata onorata al meglio per presentare ed
esaltare le radici, il solco identitario di Associazioni Sportive Sociali
Italiane.
In una sala attigua a quella del teatro era stata allestita la mostra
Settant’anni di Sport a Destra: decine di foto, di articoli
giornalistici, divise, trofei di una storia sportiva tanto significativa quanto
indimenticabile perché ognuno di quei documenti era lì a testimoniare una ragguardevole,
seppur non sempre agevole presenza sul territorio; forse per questo
mirabilmente condotta ed apprezzata.
Con la maglia del Centro Naz. Sportivo Fiamma, presidente Sandro Giorgi, gareggiarono ottimi atleti, basti pensare alle mezzofondiste Gabriella Dorio e Agnese Possamai, alla saltatrice Sandra Dini e alla marciatrice Ileana Salvador: insieme sono centinaia di podi, manciate di medaglie portate all’Italia. Hanno fatto venire gli occhi lucidi a chi ne serba il ricordo e meravigliato i più giovani: una gran bella iniziativa come il Premio riservato alle Eccellenze fra i nostri Emigrati.
Con la maglia del Centro Naz. Sportivo Fiamma, presidente Sandro Giorgi, gareggiarono ottimi atleti, basti pensare alle mezzofondiste Gabriella Dorio e Agnese Possamai, alla saltatrice Sandra Dini e alla marciatrice Ileana Salvador: insieme sono centinaia di podi, manciate di medaglie portate all’Italia. Hanno fatto venire gli occhi lucidi a chi ne serba il ricordo e meravigliato i più giovani: una gran bella iniziativa come il Premio riservato alle Eccellenze fra i nostri Emigrati.
L’Emigrazione italiana è nel solco
identitario dell’ASI e la cerimonia di conferimento l’ha confermato in
un’assise di portata nazionale. Si è svolta domenica sul palco del teatro e qui
ecco un altro simbolo: quel disegno della valigia tracciato da una nostra
giovane emigrante aveva un titolo emblematico: Una valigia di speranze. Lì, accolte dal Presidente nazionale e da
noi della commissione (Campo, Giorgi, Scianò e Italia), sono salite le protagoniste per la premiazione:
L'avv Scianò, Delfina Licata e Italia |
Delfina LICATA che,
per la FONDAZIONE MIGRANTES (al trentesimo anno di attività) cura la
pubblicazione dell’annuale Rapporto Italiani nel mondo. Davvero un’autorità in
materia che troviamo spesso come relatrice in convegni in giro per l’Italia, a
Fiuggi ha rivelato tanta semplicità e riconoscenza. Dopo aver donato una copia
del Rapporto al nostro presidente nazionale Barbaro ha descritto il lavoro
della Fondazione e sorpreso i presenti parlando dei numeri e dei connotati di
quel crescente flusso migratorio dei nostri connazionali: ormai più di
centomila l’anno, accanto ai giovani ormai lasciano l’Italia anche tanti
quarantenni che si mettono in gioco, che cercano all’estero nuovi sbocchi alle
loro esperienze.
Italia, Barbaro, Salvador e Giorgi |
Ileana SALVADOR; dalle medaglie nell’atletica alla nostra targa premio
accolta, probabilmente, con uguale emozione: campionessa in pista e nella vita.
E’ stata infatti una prestigiosa marciatrice che, a cavallo tra gli anni ’80 e
’90, ha conquistato molti successi internazionali e stabilito anche record
mondiali tuttora imbattuti: è, in assoluto, l’atleta italiana più medagliata
nella sua specialità. Da vent’anni vive con i figli in Svezia dove, laureatasi
in Pedagogia, è un’apprezzata funzionaria dell’Ambasciata d’Italia e la stessa
ambasciatrice Elena Basile ha fatto pervenire un proprio messaggio di
congratulazioni preannunciando che le avrebbero riservato adeguati festeggiamenti
al suo ritorno a Stoccolma. La sua presenza a Fiuggi è stato un momento di
intensa emozione e ha fatto riflettere quando ha citato una cruda realtà:
lasciate le piste dell’atletica ha cercato un lavoro e ha constatato che erano
privilegiati gli svedesi: “la vita all’estero è difficile, per riuscire devi
avere talento”. Inutile aggiungere che
per entrambe gli applausi sono stati lunghi e calorosi.
Claudio Barbaro tra Delfina Licata e Ileana Salvador |
Abbiamo proclamato altri due vincitori del premio che però
improrogabili altri impegni avevano tenuto distanti: la regista teatrale Luisella
SUBERNI PICCOLI (Lussemburgo) e l’imprenditore siracusano Gaetano INDOMENICO (Usa), ma nei
prossimi mesi saranno in Italia, rispettivamente il 25 maggio al Teatro Hamlet di Roma e per fine marzo a Floridia (Sr), dove consegneremo loro le targhe-premio.
Una conclusione ce l’ha data Ileana Salvador: per riuscire,
per affermarsi all’estero occorre avere talento e siamo fieri che esista questo
Premio, per onorare quelle valigie italiane riempite di certezze.
Leggasi anche la mia intervista su Teleinsubria.net http://www.teleinsubria.net/emigrazione-italiana-a-fiuggi-premiate-speranze-diventate-certezze/
e l'articolo sulla rivista Primato
http://www.asinazionale.it/primato/visualizza/primato-febbraio-2017/#page/28-29
Campo, Licata, Italia, Scianò, Salvador e Giorgi |
e l'articolo sulla rivista Primato
http://www.asinazionale.it/primato/visualizza/primato-febbraio-2017/#page/28-29
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