Sì, quell'iniziale maiuscola ci sta tutta nell'identificare quei nostri connazionali che, con la loro quotidiana attività, portano onore all'Italia.
Vivono lontano dai riflettori della celebrità, non cercano prime pagine ma esprimono ogni giorno il loro talento, perchè di talento si tratta quando operi in terra straniera e devi affermarti tra altri stranieri, sei giudicato/a da stranieri e mantieni inalterate le tue caratteristiche, le tue virtù, le tue origini.
Sono risorse che contribuiscono alla crescita del paese che li ospita mentre il cuore resta comunque in Italia.
Ma chi, in patria, li pensa?
Per gran parte dei residenti nella italica penisola l'esistenza di quasi cinque milioni di Italiani residenti all'estero è stata rivelata dal recente referendum: ah, quanto facevano comodo i loro Sì o No, così come fa comodo alle casse dei nostri Comuni introitare imu, tasi e tari che sono pagati dai nostri emigranti per le case che hanno lasciato, seppur vuote, in Italia.
Claudio Barbaro |
E un moto di soddisfazione, di gioia è scaturito in molti di loro quando si è diffusa la notizia che Claudio Barbaro, presidente di Associazioni Sportive Sociali Italiane (acronimo ASI) ha accolto la mia proposta di istituire il Premio ASI Italiani nel mondo. Una vera novità rivolta a quei nostri Emigrati che, nello Sport come nella Cultura e nel Sociale, si stanno distinguendo.
D'altronde l'Italianità è nelle radici dell'ente, lo stesso Barbaro si fece promotore di un'iniziativa nazionale per tutelare il nostro Tricolore.
Ecco che in soli due anni il premio ha raggiunto nostri connazionali negli USA, in Gran Bretagna, nel Granducato del Lussemburgo e in Svezia: vere eccellenze!
Davvero un gran bel risultato che accompagna Claudio Barbaro alla rielezione a presidente nazionale dell'ASI, ente che l'ha visto tra i fondatori nel lontano aprile 1994
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