Le intercettazioni che avrebbero rivelato esplicite promesse del ministro Federica Guidi al suo compagno Gianluca Gemelli per una modifica alla legge di Stabilità hanno indotto l'esponente di governo a rassegnare le dimissioni dall'incarico.
Nella sua lettera a Matteo Renzi lei dichiara: "...sono assolutamente certa della mia buona fede e
della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una
questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da
incarico di ministro...".
Da cittadino e contribuente italiano voglio credere nella sua buona fede.
Mi sono tolto la curiosità di rintracciare il testo della formula di giuramento che i ministri leggono e sottoscrivono davanti al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio (è il terzo comma dell'art 1 legge 400/1988):
"Giuro di essere fedele alla Repubblica,
di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e
di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo
della Nazione".
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