Alla fine del 2014 erano 4.636.647 gli iscritti all'AIRE,
l'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero, e in questo momento saranno già oltre i 4.700.000, vale a dire il 7,6% della nostra popolazione (60.795.612). Un
numero davvero sorprendente perchè, per abitanti, si pone dopo Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Veneto
abbiamo; un'altra "regione" italiana che è
però dimenticata dallo Stato salvo che per essere destinataria di inqualificabili balzelli di imposte e tasse.
E'
una "regione" che se ne è andata, che ha scelto altre nazioni per
affermarsi, per costruire il proprio futuro. Sono risorse che l'Italia
ha perso, sono Italiani che si sono messi in gioco lontani da casa,
dalla propria città, dagli amici e che si fanno onore.
Il dato, con tutti i dettagli sulle regioni di provenienza e le nazioni di destinazione, lo rivela la Fondazione Migrantes (CEI)
pubblicando i risultati di una meticolosa ricerca contenuta nella X edizione del
"Rapporto Italiani nel mondo", una pregevole pubblicazione diretta dalla
Dott.ssa Delfina LICATA che sarà presentata martedì 6 ottobre a Roma.
Un anno fa stigmatizzai che in 5 anni, dal 2009 al 2013, si era passati da 4.028.000 a 4.482.115 di connazionali che avevano fissato la loro residenza all'estero: poco meno di mezzo milione. Ora contiamo 154.532 ulteriori registrazioni (di cui 101.297 nuovi espatri) in un solo anno, il 2014 : un incremento del 3,3% rispetto al 2013. Provengono principalmente dalla Lombardia (18.425), dalla Sicilia (8.765), dal Veneto (8.720), dal Lazio (7.981), dal Piemonte (7.414) e dall'Emilia Romagna (7.285).
Tra le varie motivazioni che li hanno indotti ad espatriare la maggiore (38,8%) è la mancanza si opportunità in Italia e, subito dopo (23,8%) l'offerta di lavoro e il 6,8% perchè richiesti da un'azienda per cui lavoravano in Italia: a dimostrazione che sappiamo proporre qualità.
Puntare il dito contro chi ha fatto poco o nulla per offrire loro prospettive per realizzarsi in Italia è abbastanza ovvio, ma non si creda che questo possa scalfire l'insensibilità di politici e istituzioni deputate (e pagate) per tutelare il bene degli Italiani, di tutti gli Italiani.
Perchè biasimo i nostri politici? Perchè a esponenti di quasi tutti i partiti ho chiesto di occuparsi di questa grande realtà, dei nostri Emigrati che ben più di altri hanno a cuore il nostro Paese e nelle cui case non manca un Tricolore.
Il silenzio che ho riscontrato pesa come un macigno su questa classe politica capace solo di pensare ai propri interessi e, quando possibile, rimpinguarli.
Nel mio titolo si legge "dimenticati"; certo, perchè ci si preoccupa invece di ricordare l'origine italiana di personaggi famosi: senza scomodare l' "astigiano" Papa Bergoglio passiamo da Francis Ford Coppola a Lady Gaga, da Bill de Blasio a Madonna, da Nancy Pelosi e Andrew Cuomo a Jon Bon Jovi e Bruce Springsteen. Allora sì, ecco che i cronisti lo mettono in evidenza e politici fanno a gara per stringere loro la mano ...in favore di telecamera.
Cambiamo canale che è meglio.
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