Come ho detto la sera di lunedi 25 a Cesare Damiano si tratta di pensioni che permettono una vita dignitosa.
Ma come si fa a tagliare le pensioni se la gente riduce anche i consumi primari?
Ce lo rivela L'ISTAT **: la spesa media mensile di una famiglia italiana nel 2012 è stata di € 2419,27 , vale a dire -2,8% rispetto al 2011. Ad essere ancora più precisi l'Istat ci dice che nel solo Nord Ovest l'anno scorso la spesa è stata di € 2732,99 Mi domando quindi come si possa dichiarare che siano “d’oro” pensioni lorde di 3000-3500 euro mensili (pari a circa 2400 netti); per cui, come ha dichiarato Gianni Cuperlo, “la ripresa non passa attraverso il taglio di pensioni da 3000 euro lordi”.
Ricordare i dati Istat lo conferma.
Se si tagliano le pensioni di ex lavoratori li si esclude ancor
più dalla società, quella società economica che hanno contribuito a costruire; sarebbe ferirli mortalmente.
Come pensionato chiedo a chi ci amministra solo una sensibile
attenzione, rispettosa per il nostro vissuto, per il contributo che abbiamo dato
allo sviluppo, all’economia dell’Italia. Se si percepiscono pensioni decenti
sono quelle che permettono di vivere dignitosamentedi fare girare l'economia quotidiana, di non dipendere
dall’aiuto dei figli o dalla pietà pubblica.
Una frase ricorrente, secondo me insinuata a regola d'arte, che gli attuali lavoratori stanno mantenendo i pensionati. Niente di più errato ed calunnioso!
Errato perchè si devono ben distinguere tutti gli "assegni assistenziali" che sborsa l'INPS a soggetti che non hanno mai versato contributi; calunnioso perchè chi ha chiuso la propria attività dopo 40 anni di lavoro/contibuti la pensione se l'è guadagnata grazie ai versamenti detratti dalla propria busta paga e dai contributi del datore di lavoro. Questi non erano "doni di Natale", ma facevano parte del costo del prestatore d'opera. L'INPS, a seguito di questo contratto, ha tesaurizzato tutto il denaro e l'ha fatto fruttare. Legittimo che, trasformandosi in pensionato, il lavoratore se li goda, tra l'altro non gli vengono liquidati tutti insieme come sarebbe possibile in un contratto di previdenza integratova, ma mese per mese. E i politici che nulla cedono dei propri benefici vogliono metterci mano?
Una frase ricorrente, secondo me insinuata a regola d'arte, che gli attuali lavoratori stanno mantenendo i pensionati. Niente di più errato ed calunnioso!
Errato perchè si devono ben distinguere tutti gli "assegni assistenziali" che sborsa l'INPS a soggetti che non hanno mai versato contributi; calunnioso perchè chi ha chiuso la propria attività dopo 40 anni di lavoro/contibuti la pensione se l'è guadagnata grazie ai versamenti detratti dalla propria busta paga e dai contributi del datore di lavoro. Questi non erano "doni di Natale", ma facevano parte del costo del prestatore d'opera. L'INPS, a seguito di questo contratto, ha tesaurizzato tutto il denaro e l'ha fatto fruttare. Legittimo che, trasformandosi in pensionato, il lavoratore se li goda, tra l'altro non gli vengono liquidati tutti insieme come sarebbe possibile in un contratto di previdenza integratova, ma mese per mese. E i politici che nulla cedono dei propri benefici vogliono metterci mano?
Alla prova dei fatti, l'annuncio del Dott Davide Serra non credo che possa portare nuovi favori al Sindaco di Firenze al quale, dopo che nel suo blog ha scritto "...continuo a pensare che sia più equo chiedere un contributo a chi ha avuto di più..." faccio presente che probabilmente è male informato: gli ex dipendenti privati (a differenza di quelli pubblici, in divisa e non) sono andati in pensione con la media degli ultimi 5, 8 anche 10 anni di stipendio. Un invito: "Dichiari da che cifra intende tagliare perchè tra gli ex lavoratori non ci sono pensioni d'oro. Signor Sindaco,nel voler rottamare tutto non butti via diavolo e acquasanta!"
Sebbene io non abbia mai votato la Sinistra alle Primarie dell'8 dicembre sosterrò Gianni Cuperlo che, in tema di pensioni, sembra essere alquanto distante dai propositi di Matteo Renzi
* Davide Serra è il fondatore di Algebris Investments; ospite di Lilli Gruber - Otto e Mezzo/La7
** non è superfluo sottolineare che allora era presidente dell'ISTAT l'attuale ministro del lavoro Enrico Giovannini.
C'E' UNA STRISCIANTE CAMPAGNA DI CONTRAPPOSIZIONE TRA LAVORATORI E PENSIONATI. ATTENZIONE: intervenire negativamente sulle pensioni può risultare di grave turbativa; a RENZI e a tutti coloro che ne auspicano il taglio ricordo cosa è successo giusto due anni fa in GRECIA.
Nessun commento:
Posta un commento