CARLO COTTARELLI ha recentemente dichiarato (copio da Corriere.it) che non vede la necessità di tagliare e risparmiare ovunque ma che dobbiamo guardare a tutte le realtà senza assumere che ce ne sia qualcuna senza sprechi da eliminare".
Se è chiaro per lui, che è stato nominato commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, perchè devo avere dei dubbi?
Qualcuno però si affaccia l'ho dopo aver appreso che non metterà mano nella Sanità perchè il rispettivo ministro l'ha già tranquillizzato: "Ghe pensì mi, la revisione va fatta all'interno del mio dicastero". Figuriamoci. E chi si permette? Appenana bussano alle porte ministeriali trovano dei muri.
Così allora è meglio dirottare le attenzioni sui pensionati, su chi non ha un ministro che ti fa le barricate. Cottarelli riconosce che l'Italia ha fatto un'ottima riforma, che pochi paesi sono riusciti a farla. Però aggiunge che occorrerà mettere mano alle pensioni d'oro e d'argento.
Fino a ieri le varie inchieste ci avevano rivelato di fortunatissimi connazionali che, anche grazie ad accumuli incresciosi, intascavano decine di miglia di euro al mese (spesso denaro pubblico): le pensioni d'oro. Facendo una certa equazione a che cifra si collocherebbero le pensioni "d'argento"? Diecimila, ottomila, cinquemila mensili? Il Commissario non ce lo rivela ma, come ho scritto in un altro post, un giornalista definì "d'oro" quelle da 3000 lorde mensili (in realtà 2972, 58 pari a sei volte la minima). Forse era vittima di uno svarione da vento a forza 9
Carlo Cottarelli è un tecnico e, visto che ci stiamo ancora leccando le ferite per i provvedimenti dell'ultimo governo di tecnici, non posso che rivolgere al Commissario per la spending review un cortese invito: per favore, non faccia come un ministro piemontese del presidente Monti rimasto celebre per gli sciagurati provvedimenti adottati. Ricadrebbero sulle spalle di chi non ha pingui onorari, ma pensioni per arrivare senza affanni alla fine del mese e quindi sull'economia di ogni giorno. RISPETTIAMOLI Grazie
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