mercoledì 3 luglio 2013
In Senato approvato il primo passo contro la discriminazione IMU
Lo scorso 12 giugno il CQIE, Comitato Questioni Italiani all'Estero, ha approvato all'unanimità una risoluzione sull'IMU affinchè il Governo si impegni al riconoscimento di "abitazione principale" degli immobili lasciati in patria dai nostri Emigranti. La norma vale per quegli immobili non locati o concessi in comodato d'uso gratuito di proprietà dei nostri connazionali residenti all'estero. "Verrebbe quindi eliminata, ha dichiarato il senatore Claudio Micheloni, una vera e propria discriminazione ai danni degli Italiani all'estero. Abbiamo proposto un riassetto dell’imposizione fiscale sui beni
immobili posseduti dai cittadini italiani residenti all’estero, a
condizione che non risultino locati o concessi in comodato d’uso
gratuito, che preveda: la classificazione delle suddette unità
immobiliari come abitazione principale; il ripristino delle modalità di
pagamento previste dalla Legge 24-03-1993 n. 75; l’introduzione di
criteri certi di identificazione dei soggetti interessati, per impedire
che la riforma in discussione generi nuove forme di elusione fiscale. Desidero ringraziare i colleghi
Senatori membri del Comitato per il contributo dato alla discussione e
per aver approvato la risoluzione all'unanimità. A breve affronteremo
anche il problema della Tarsu-Tares, con l’obiettivo di ridurne
l’importo per gli italiani residenti all’estero ad un solo trimestre, e
diverse altre questioni, già indicate nel programma di lavoro che ci
siamo dati, per offrire un contributo serio alla soluzione della crisi
economica e al percorso di riforme che il nostro Paese deve compiere, e
risposte concrete alle esigenze degli italiani all'estero."
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