lunedì 7 aprile 2025
"Dazi su merci USA dal 15 Aprile", ma si precisi perchè e si aggiunga che per ora ci rimettono loro
L'annuncio dato da nostri telegiornali sta facendo tirare un sospiro di sollievo; peccato che la non conoscenza in materia (brutto dire ignoranza) non specifichi che non è una benevola concessione: è solo un'ovvia conclusione dopo i contenziosi che stanno assillando la US Customs. Infatti, come ho scritto nel mio post del 3 aprile, non si può applicare una nuova tassa su merce che è già viaggante mentre detta imposta viene deliberata. L'azione dell'UE ha una funzione di reciprocità: serve a sostenere che i prodotti provenienti dall'Europa giungano negli USA con le imposte preesistenti e da quel momento è stimabile che per le nuove forniture si siano già definite le nuove condizioni economico commerciali con l'acquirente statunitense prima di spedirle. Grave sarebbe se l'UE non tutelasse le proprie esportazioni. Intanto nessuno parla del caos che c'è nei porti dove la Dogana USA pretende dall'importatore americano l'inaspettato pagamento dei nuovi dazi che non troveranno mai un assorbimento soddisfacente sul mercato, in quanto deliberati con merce già in viaggio, vale a dire "allostato estero". Giocoforza si salveranno i prodotti per impiego industriale, mentre quelli destinati al consumo diretto rischiano di subire la concorrenza di altri più economici. Almeno in questa fase, quando non si sono ancora concordati i nuovi listini, saranno gli operatori Statunitensi a pagarne le spese. Salvo che rinuncino e le merci, dopo lo sbarco, resteranno ferme nei porti americani. Una dimostrazione che la politica è talvolta gestita da incapaci, e la gente comune ne paga le conseguenze.
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