martedì 27 agosto 2024

CARO SCUOLA? VIVA L'USATO

Un interessante servizio mandato in onda da Mediaset mi ha stimolato a riflettere su una voce di bilancio che ogni anno incide sensibilmente sul bilancio familiare. Acquistare la dotazione è un appuntamento a cui non possono rinunciare in centinaia di migliaia per mandare a scuola i figli. Ma dove si può economizzare? Prima di tutto su taluni accessori perfettamente riutilizzabii anno dopo anno: astucci e zaini. Educhiamo i figli presuntuosi che la grffe tanto pubblicizzata non fa promuivere, anzi, fa solo “apparenza” e l’apparire NON è sostanza. Mandare il proprio figlio a scuola con sulle spalle lo zaino che riproduce questo o quel peronaggio tanto reclamizzato è un disdicevole biglietto da visita dei suoi genitori che hanno preferito cedere alle lusinghe di un messaggio dai mass media piuttosto che dalla intelligente convinzione che quello è solo un involucro di strumenti necessari a crescere, a migliora la propria cultura che, oltre alla scuola per qualche ora alla settimana, trova completamento in quanto si apprende tra le mura di casa sete giorni su sette. E poi uno sguardo ai libri di testo. Comprensibile che le varie materie siano proposte in forma sempre più adatta alle cosgnizioni, ma che dire di testi immortali come la Divina Commedia, I Promessi Sposi o la Bibbia? Signori insegnanti, perché suggerire questa o quell’edizione manzoniana e quanto ci dicono l’Antico e il Nuovo Testamento non li hanno scritti loro.

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