venerdì 19 luglio 2024
UE, la coerenza di Giorgia Meloni
Solo parti avverse così oltranziste da ignorare quale sia il peso specifico della coerenza hanno potuto sbraitare che il voto contrario di Fratelli d'Italia alla rielezione di Ursula von der Leyen avrebbe isolato il nostro Paese. Non avevano invece notato che questa, nel suo discorso pre votazioni, aveva annunciato il varo del green deal entro i primi cento giorni dal suo eventuale insediamento; prometteva così ampi spazi ai programmi dei Verdi nella nascente legislatura dell'Unione Europea. E la riconoscenza si è avuta nel computo dei voti. Da tempo, in Italia e non solo, ci si sta lagnando che la rincorsa quasi ossessiva all'ambientalismo (comunque espresso) stava demolendo il patrimonio industriale, quindi economico di alcune nazioni. Giorgia Meloni, appena eletta Presidente del consiglio (ottobre 2022), aveva auspicato un "ambientalismo meno idelogico" perchè "la sostenibilità ambientale deve coniugarsi con quella economica". E associare FdI alla massa della Sinistra compiacente avrebbe, forse, portato qualche suo esponente nella cosiddetta stanza dei bottoni, ma certo messo poi il partito fra i correi di prossime infauste misure legislative di Bruxelles (il goverso gialloverde che abbiamo avuto nel 2018 insegna qualcosa). Bene dunque ha fatto la nostra Premier nel non partecipare all'ammucchiata e distinguersi: dignità e coerenza che lasceranno il segno.
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