giovedì 18 luglio 2024
DISAGI DAGLI SCIOPERI DEL TRASPORTO PUBBLICO
Le agitazioni nel trasporto pubblico si fanno sempre più frequenti creando disagio e malcontento. Nessuno mette in dubbio la legittimità dello sciopero; vorrei però richiamare l’attenzione sull’ordinanza 6787/2024 della Cassazione. La Corte così si è espressa: “lo sciopero deve ritenersi legittimo anche qualora comporti un eventuale danno alla produzione”
Infatti, detto in termini semplici, lo spirito che ha animato questa agitazione delle maestranze è quello di combattere il padrone dal quale ci si attende un miglioramento delle condizioni di lavoro. E fin qui lo sa e comprende chiunque. Difficile è invece coniugare questa azione se di traduce in un danno alla collettività che proprio non ha alcuna colpa o responsabilità nelle rivendicazioni sul trasporto pubblico. Che colpa ne hanno altri lavoratori, così studenti o qualsiasi altro cittadino se si trovano improvvisamente a piedi o debbono ricorrere al veicolo privato (così sempre più colpito da limitazioni)? Perché quella minoranza di lavoratori del trasporto pubblico deve mettere in difficoltà la maggioranza dei cittadini? Cosa pensa di ottenere nel creare problemi a chi non può opporsi? Io penso che lo sciopero sia l’ultima arma quando la trattativa dialettica non porta risultati. Bene, ma perché devono subirne conseguenze coloro che sono estranei e incolpevoli in questa negoziazione?
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