Roberto Battiston, ordinario di Fisica sperimentale presso l'Università di Trento (dove era nato nel 1956)fino ad oggi, esattamente dal maggio 2014, dell'Agenzia Spaziale Italiana, mandato che venne riconfermato lo scorso maggio con scadenza nel 2022.
Lo era (tempo quanto mai imperfetto) perché oggi il suo "capo", il ministro dell'istruzione Marco Bussetti (docente di educazione fisica) lo ha rimosso per motivazioni al momento poco definite. Il Ministero giustifica la destituzione con una non meglio chiarita "verifica sulle modalità di nomina": dopo 4 anni e mezzo?
Credo sia l'adozione dello spoil system, vale a dire un cambiamento di vertice a seconda del cambio di governo.
Solo che con il prof Battiston non eravamo (anche qui tempo imperfetto) di fronte ad una poltrona politica, ma ad un giusto riconoscimento di alta professionalità a tutto vantaggio dell'Italia scientifica.
La notizia sta giustamente occupando i titoli di testa dell'informazione perché il provvedimento è opinabile.
Battiston si laurea nel 1979 presso l'Università di Pisa, lo stesso anno vince una borsa di studio per perfezionarsi a Parigi e nel 1982 ottiene il Dottorato presso l'Università di Parigi XI, Orsay.
Nel 1990 inizia a collaborare con il prof. Samuel Chao Chung Ting, premio Nobel 1976.
La sua carriera prosegue e si affianca a ricerche nell'ambito dei raggi cosmici, del'Alpha Magnetic Spectrometer fino all'esperimento Lazio-Sirad nella stazione spaziale internazionale. E così via non dimenticando che è stato presidente della commissione dell'INFN per la Fisica Astroparticellare.
Per brevità ricordo che i risultati dell'attività scientifica del Prof Roberto Battiston sono espressi in 435 lavori pubblicati su riviste internazionali.
Probabilmente tutti questi meriti professionali ed accademici di Battiston non erano noti al ministro Bussetti che lo ha rimosso.
Questo "governo del fare", sostenuto da uno schieramento che annovera anche elementi di indiscutibile esperienza, avrebbe dovuto evitare questo avvicendamento dimostrando, sia in Italia che sulla scena internazionale, che privilegiava valori e competenze indipendentemente dalla linea politica di chi aveva posto il Prof Battiston al vertice dell'Agenzia Spaziale Italiana.
Ciao Gian Bussetti lo conosciamo
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