Stella di bronzo, stella d’argento e poi stella d’oro del Coni, consigliere provinciale e regionale FISI, Insegna d’oro dell’Unione Società Sportive Monzesi e, nel giugno 2012, il Giovannino d’oro dal Comune di Monza e perfino cittadina onoraria di Cesenatico; tutti per FRANCA CASATI che ci ha lasciati stamane.
Riconoscimenti che esprimevano solo in parte il valore di questa Signora dello Sport. Sorprendeva sempre per la sua vitalità, il suo impegno in tutto ciò che faceva, in tutti i ruoli che ricopriva, dall’attività di giudice negli sport invernali a presidente del Panathlon Club di Monza.
con Pietro Mazzo, presidente dell'USSM © |
Qui la sua capacità di aggregare il sodalizio e coinvolgere gli ospiti, erano ammirevoli: da Giorgio Albani e Francesco Moser ad Arianna Errigo e tanti altri.
con Francesco Moser © |
con Arianna Errigo © |
Legittima la predilezione per la montagna, vuoi per i suoi
trascorsi di giudice che per le esperienze alpinistiche del suo amatissimo
Carletto.
Qualche
nome? Nando Nusdeo e WalterBonatti fra i suoi ospiti, e per onorare la memoria
del grande bergamasco si fece promotrice dell’intitolazione di un’area pubblica
a Monza
Una protagonista perché il "suo" Panathlon fosse protagonista.con Chiara Battistoni e Monica Gariboldi al Forum Donna del Panathlon © |
da sin. con il marito Carlo, Nando Nusdeo e Pietro Mazzo © |
con Franco Ascani e Donatella Italia © |
Tuttavia un’attenzione particolare la riservava allo sport dei disabili e ai bambini; era la prima sostenitrice della Commissione giovani: come dimenticare le sue giornate al Festival dello Sport accogliendo i più piccoli per disegnare lo Sport?
Contagiava tutti per il suo dinamismo, era proprio trascinante in tutto ciò che faceva. Davvero innumerevoli le iniziative che ideava e, lodevolmente, interpretava.
La sua esperienza di panathleta nacque però nel club di Milano; dato che Franca era monzese fu l'allora presidente Luigino Kullmann (una leggenda nel rotellismo) ad invitarla a trasferirsi a Monza. Fu lungimirante perché ne divenne presidente subito dopo Patrizia Riboldi.
La sua esperienza di panathleta nacque però nel club di Milano; dato che Franca era monzese fu l'allora presidente Luigino Kullmann (una leggenda nel rotellismo) ad invitarla a trasferirsi a Monza. Fu lungimirante perché ne divenne presidente subito dopo Patrizia Riboldi.
Per lei sembrava impossibile sostituirla alla carica di presidente del Panathlon tanto che, in deroga alle norme, il suo mandato biennale fu rinnovato per la quinta volta: dieci anni rimasti scolpiti nella storia del club, una Vita da ammirevole protagonista che resterà indelebilmente presente in chi le è stato accanto.
Il 21 febbraio, in occasione del suo 90° compleanno, le portai in dono una copia, autografata con dedica, del libro sulla cinematografia sportiva scritto da Donatella Italia, lo apprezzò moltissimo.
Il 21 febbraio, in occasione del suo 90° compleanno, le portai in dono una copia, autografata con dedica, del libro sulla cinematografia sportiva scritto da Donatella Italia, lo apprezzò moltissimo.
Addio Presidente.
Gianmaria
© foto di Gianmaria Italia - proprietà riservata
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