Tir e onorevole sono spesso, troppo spesso, usati in modo errato.
Ho già scritto e spiegato che TIR non identifica alcun autoveicolo ma solo una condizione di trasporto di merce che viaggia su strada in regime internazionale. Tuttavia, fin quando definiamo TIR un qualsiasi camion, solo perchè grosso, potrebbe anche passare, ben diverso è quando un giornalista si rivolge o cita un deputato (perchè non a un senatore?) parlamentare chiamandolo "Onorevole Tizio Caio" allora l'errore è palese e l'osservazione ci sta tutta.
Così facendo gli assegnamo un titolo che non ha se non quello di cortesia, di ammirazione che potremmo, in pari misura, riservare a qualsiasi persona degna di onorabilità. Ben diverso è quando il giornalista, e anche nei sottotitoli di presentazione di un oratore, lo si identifica con, per esempèio, "diamo ora la parola all'onorevole Tizio Caio".
Sbagliato! E' un errore perchè non è mai stata sancito tale titolo, per cui lo si presenti come il deputato Tizio Caio del partiro Alfa piuttosto che Beta, e via dicendo.
Una domanda all'ordine dei Giornalosti: ma quando i colleghi studiano la materia e poi sostengono l'esame per conseguire la qualifica di professionisti glielo spiegate e lo chiedete?
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