Una recente
manovrina approvata dalla Camera dei Deputati contiene un emendamento del PD: il 10
gennaio si blocchi il conio delle monete
da 1 e 2 centesimi.
Un’iniziativa
che meritava ben miglior causa, lascia ipotizzare il graduale fuori corso delle
monete da 1 e 2 centesimi. Non avevano proprio altro da pensare?
Perché mai?
Un provvedimento che non ha alcun senso, solo che si afferma che il loro costo
di produzione è superiore al valore nominale e si richiama ad un analogo
provvedimento adottato da un paio di altri Paesi dell’UE. E allora? Perché invece
non copiamo quanto fanno in quei paesi o in altri per moderare la spesa
pubblica, cominciando dall’elevato costo della politica …dato che la paghiamo
noi?E non rispodetemi che è qualunquismo perchè significherebbe che non avete argomenti validi per controbattere.
A tali
parlamentari domando: se un calcolo di
spesa ammonta a € 30,12 cosa facciamo? Pagheremmo solo 30 euro oppure con
bancomat, carta con cui tanti proprio non hanno ancora preso confidenza? Come si refolerebbe un negoziante con l'iva? In capo ad una giornata un medio supermercato avrebbe qualche disconrdanza non indifferente.
C’è un’altra
incongruenza che i nostri politici non hanno considerato: il centesimo lo posso spendere in tutta l’area
Euro, perché allora debbo vedermelo rifiutare proprio nel mio?
E non mi
fermo qui; abbiamo avuto un infausto provvedimento, tra quelli discutibili
adottati dal Governo Monti, che fu il prescrivere tutte le banconote in lire
permettendo alla Tesoreria di Stato di incamerare silenziosamente un bel po’ di
milioni. Cin i centesimi non si avrà ceto lo stesso risultato ma propongo una
riflessione: ogni centesimo vale quasi 20 lire; quando c’era la lira ce lo sognavamo
di buttare la moneta da 20 lire dalla finestra? Coin questo disegno di legge,
che ripeto non ha alcun senso, butteremmo via sia le 20 che le 40 lire. Proprio un’iniziativa da applausi!
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