Le pagine del mio blog sono testimoni del mio rispetto della libertà d'espressione, io stesso riportai delle migliaia che, a Lussemburgo, levarono alti cartelli e matite: la libertà non doveva essere uccisa.
Assolutamente, ma opinata certamente sì, soprattutto quando,come nel caso del nostro recente terremoto, vignettisti del giornale francese hanno cercato risate con dell'ironia che può solo offendere se non ferire. Probabilmente i redattori di Charlie Hebdo non sanno cosa significhi la morte di un famigliare sotto le macerie di una casa che ha rappresentato, nella stragrande maggioranza dei casi, il frutto di decenni di sacrifici e di speranze: sangue e lacrime, altro che lasagnes!
Qualcuno ha chiesto di ignorare quelle pagine, io no: non ho ignorato i redattori colpiti dal fuoco terrorista e non ignoro il legittimo risentimento di chi si sente insultato da disegni che certo non leniscono alcun dolore, anzi, offendono chi soffre per i danni diretti del terremoto, il sentimento degli Italiani e ....il senso vero della Libertà.
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RispondiEliminaEgregio Gianmaria sono perfettemante d'accordo con quello che ha scritto, guai a bandire la libertà di parola, espressione, satira, ma quando , come loro, si scade non solo nel cattivo gusto ma addirittura nell'offensivo (magari involontariamente) è bene rilevarlo, farlo notare e scriverlo pubblicamente, come ha fatto lei; perchè non è accettabile un tale modo di fare satira. Le faccio i complimenti, per il modo, i toni, le parole pacate ma forti ma soprotutto azzeccate, con il quale ha espresso tutto il nostro malcontento riguardo cio' che hanno pubblicato.
RispondiEliminaChi scrive è un suo ex collega NB che la fa i complimenti per i lavoro attuale e quello svolto in passato
un grosso saluto
Luca F. (Uff. produzione)