"Dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale,
alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione."
E' il secondo capoverso dell'art. 143 del codice civile, un punto attorno al quale si sono costruiti rapporti di una vita insieme.
Adesso, adducendo che "è il retaggio di una visione superata e vetusta del matrimonio", alcuni senatori PD, Dem e Idv hanno sottoscritto il disegno di legge tendente ad abolire detta norma.
No, non è una barzelletta e nemmeno uno scherzo di Carnevale fuori stagione (siamo in tempo di Quaresima). Non ho motivo di dubitare sulle consapevoli intenzioni dei suddetti parlamentari, auspico solo che naufraghi nella cloaca più prossima a Palazzo Madama per un semplice motivo: si snaturerebbe il senso del matrimonio portandolo al livello di atto notarile al pari di un rogito.
C'è però un mio timore: di questo passo, visto il dilagare dei reati, si arrivi ad eliminare il codice penale: tanto è il retaggio di una visione superata e vetusta della correttezza e del convivere civile.
ma dove ci vogliono portare?????
RispondiEliminaall'annientamento di ogni Valore, perchè è un'iniziativa che va contro la logica stessa dell'istituto del matrimonio.
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