A Sovico, in una grande sala-museo della Beta, sono esposti
caschi e significativi cimeli che testimoniano la stretta collaborazione
dell’azienda brianzola con l’automobilismo ed il motociclismo; il pezzo più
importante della collezione è il musetto rosso della March 751 con cui Vittorio
Brambilla vinse, pardon, trionfò, nel GP d’Austria a Zeltweg il 17 agosto 1975.
Vittorio e Ernesto “Tino” Brambilla: un binomio di piloti ed elaboratori di
macchine che sono entrati nella leggenda motoristica.
© foto di gianmaria italia |
Non potevano quindi non essere la Casetta Beta, nel cuore dell'Autodromo, ad ospitare,
giovedì 3 settembre, la presentazione del libro su Tino Brambilla e l’affluenza
numerosa e qualificata all’evento ha confermato la leggenda.
Scritto da
Walter Consonno, peraltro fratello del pilota Peo che da giovane lavorò come
meccanico presso le Officine Brambilla, “Tino
Brambilla, mi è sempre piaciuto vincere” raccoglie ed esprime, con
testimonianze ed immagini, “quel mondo e quella Monza che non c’è più”, come ha
ben sintetizzato Carlo Gaeta presentando l’opera. Una raccolta di esperienze
umane e sportive introdotta dalla straordinaria prefazione scritta da Giorgio
Terruzzi. E Terruzzi, al pari di altri giornalisti, fotoreporter ed appassionati tra cui il presidente dell'USSMB Pietro Mazzo,
erano sotto la grande tenda dell’hospitality allestita nel
giardino della Casetta Beta dove, a fare gli onori di casa, c’era Fabrizio
Ciceri la cui famiglia ha legato, fin dall’inizio, la propria stima e amicizia
ai fratelli Brambilla "Hanno rappresentato una parte sicuramente importante e significativa della nostra vita, non solo sportiva, ma soprattutto umana - mi ricorda con malcelata commozione Ciceri - che agli occhi dei più si è espressa soprattutto sotto forma di sponsorizzazione; una collaborazione che ritengo fondamentale perchè i due fratelli abbiano potuto esprimersi al meglio e percorrere la luminosa carriera che conosciamo. Vittorio e mio papà erano nati, sebbene in anni diversi, lo stesso giorno ed erano soliti festeggiare il compleanno insieme. Un piccolo esempio, uno dei tanti indelebili ricordi che sicuramente hanno arricchito la nostra vita" Una collaborazione che, come è facile rilevare, andava bel oltre il rapporto sponsor pilota.
© foto di gianmaria italia
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