Siamo alla vigilia della tanto
attesa edizione n° 40 del MONZA SPORT FESTIVAL che vivacizzerà l'Autodromo nei giorni 13 e 14 giugno.
Vi hanno dato l'adesione una
novantina di società sportive e una dozzina di associazioni culturali e sociali
del territorio. Saranno due giornate, ad ingresso gratuito, che spazieranno dalle gare di ciclismo a
quelle di scherma, da dimostrazioni delle più svariate arti marziali al
lancio del telefonino, dal rugby alle attività subacquee, tiro con
l'arco e minimoto. Non potranno naturalmente mancare raduni di moto
storiche oltre all'appuntamento con un centinaio di Ferrari che intendono
"comporre" sulla pista un omaggio a Michael Schumacher e Jules
Bianchi. Un appuntamento per ogni età perché ci saranno attrazioni anche
per i più piccini, compresa la possibilità - gratuita - di salire in sella
ad un cavallo e, con il dovuto accompagnamento, sentirsi amazzoni o
cavalieri.
Bene, queste le "cose", i motivi d'interesse che spingono non meno di 25mila persone a confluire ogni anno all'Autodromo di Monza per assistere ad una manifestazione straordinaria, davvero fuori dal comune e ormai nota in tutta Italia.
Bene, queste le "cose", i motivi d'interesse che spingono non meno di 25mila persone a confluire ogni anno all'Autodromo di Monza per assistere ad una manifestazione straordinaria, davvero fuori dal comune e ormai nota in tutta Italia.
Ma chi la organizza e, soprattutto,
da quale idea? L’USSMB, vale a dire l'Unione Società Sportive Monza Brianza e
promotori furono dei dirigenti sportivi che nel 1976 unirono i loro intenti per
individuare un ambiente consono affinché le rispettive società potessero esprimersi al
meglio. Trovarono un alleato, un appoggio d’eccezione nel mitico Ingegner Giuseppe
Bacciagaluppi che, dalle macerie della Guerra, rifondò l’autodromo. Si costituì
l’Unione Società Sportive Monzesi e ne fece subito parte la Sias, la società
che gestisce l’autodromo; anno dopo anno si ampliò il progetto coinvolgendo
forze nuove e, nel marzo 2011, l’intero territorio brianteo. Uno dei protagonisti di quel primo passo,
datato 3 marzo 1976, fu Pietro Mazzo che nel 1993 fu eletto presidente, carica che ricopre tuttora. Una
figura straordinaria nel mondo sportivo, dotato di un carisma che ne fà un
riferimento di saggezza e managerialità.
Mentre osserviamo alcuni suoi consiglieri che si adoperano per gli allestimenti del Festival gli esprimo una considerazione che più retorica non può essere:
Sembra che l’idea del 1976 abbia funzionato...
“Eravamo certi, dato anche lo
spessore dei personaggi che avviarono questo passo, di fare qualcosa per le
realtà sportive cittadine che fino a quel momento non avevano mai avuto la
possibilità di organizzare un loro evento nell’autodromo”.
Mentre si contano le ore all’inaugurazione del 40° Festival viene
spontaneo chiederle quali elementi sorreggano tanta vitalità che non presenta
alcun rallentamento.
“La risposta è in quattro elementi
ben lontani dalla chimica: Passione, Amicizia, Fortuna e Cuore – mi risponde determinato
– Abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione tale che questi quarant’anni
ne sono un classico esempio. Oggi constato che proviamo ancora questi
sentimenti; c’è quello stimolo che ci induce ad un certo tipo di comportamento
ormai inusuale, la conclusione è che nel 1976 avevamo visto giusto.”
Ci dovremmo chiedere come siete arrivati ad un traguardo così significativo,
direi ammirevole.
“In realtà per noi non è un
traguardo ma una tappa sul lungo cammino che ci porterà a dare continuità ad un evento ormai insostituibile
nel contesto generale delle manifestazioni non motoristiche organizzare in
Autodromo”.
E gli elementi fondamentali saranno sempre quelli?
“La tradizione vuole che, con la
passione, l’entusiasmo, il rapporto di amicizia e abnegazione intercorrente tra
noi avrà un suo perdurare nel tempo; da quel singolare tipo di rapporto tra noi
la conclusione è Viva il Festival, Viva l’USSMB e …in bocca al lupo a questa
magnifica kermesse”.
(foto©proprietà riservata g.italia)
(foto©proprietà riservata g.italia)
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