Invito a leggere tale articolo e i relativi commenti e, nondimeno, fare anche una ricerca sulle origini di questo appellativo di cui si fregiano liberamente i nostri deputati (perfino gli eurodeputati). Non è casuale che sull'autorevole Enciclopedia Treccani on line si legga "il titolo è attribuito ai membri del Parlamento", non dice "spetta". Da parte mia ho trovato una ben articolata descrizione sul sito Il Cerimoniale e ne ho estratto la ...sostanza:
Il termine "onorevole" riferito a un eletto non è mai stato istituito, e proviene da una consolidata prassi, iniziata nel 1848 alla Camera subalpina. Nel ventennio l'appellativo godette di scarsa simpatia (un foglio d'ordini del marzo 1939 a firma del Segretario del Partito Nazionale Fascista* arrivò a decretare: "l'appellativo di onorevole, insieme con il corrispettivo titolo di deputato, deve essere sostituito con la qualifica di consigliere nazionale, gerarchicamente superiore a quello di consigliere provinciale e di consigliere comunale"), ma nell'immediato dopoguerra il termine di onorevole tornò a essere utilizzato.
Si sa che fu un'iniziativa di Cavour, primo presidente del Consiglio del neonato Regno d'Italia (1861), a disporre questo appellativo per ...uniformità (i più svariati titoli nobiliari sedevano fianco a fianco di professori, avvocati e proprietari terrieri). In altre parole l'appellativo "Onorevole" è da intendersi al pari dell'Egregio Signor... e non certo un titolo onorifico che ormai, per prassi e non per istituzione, si vorrebbe fare intendere, ma un semplice appellativo al pari di Egregio Signor...
Vedasi la relazione alla proposta di legge n° 2272 sottoscritta l' 11 aprile 2002 da sei deputati (di vari partiti); contiene un'affermazione che fa definitiva chiarezza: "Onorevoli Colleghi! Tra gli usi parlamentari più invisi alla pubblica opinione vi è la gratuita attribuzione, a senatori e deputati nazionali e regionali, dell'appellativo di "onorevole". Tale vezzo, riscontrabile praticamente solo in Italia, contribuisce, infatti, a fornire dei parlamentari un'immagine di casta, accrescendo nella coscienza popolare quel diffuso senso di distacco che si riassume nel ben noto fenomeno dello scollamento tra classe politica e Paese reale."
Sono quindi alquanto improprie le iniziative del tipo "Aboliamo il titolo di onorevole". Si abolisce qualcosa di istutuito, di ufficiale, non una consuetudine: l'unico rimedio è non usarla più, soprattutto noi giornalisti. Certo che ai "privilegi" non si rinuncia facilmente, ma restare attaccati ad un titolo che pure non è ..."certificato", suvvia.
* per la cronaca ne fu vietato l'utilizzo con Foglio d'ordini n° 1277 del 4 marzo 1939
p.s. potremmo definire "onorevoli" quei deputati che lo scorso luglio derisero il parlamentare Matteo Dall'Osso che stentava ad esporre il proprio documento alla Camera? La difficoltà a parlare di Dall'Osso era dovuta dalla sclerosi multipla di cui soffre. Ah, solo per la cronaca, stava presentando un ordine del giorno sui trapianti.
*
Ho segnalato questo dato storico all'autorevole Enciclopedia Treccani che, ringraziando, mi ha risposto: "la sua
osservazione è corretta"; sulle loro pagine non troveremo che è titolo ma "... è
appellativo riservato ai membri ecc."
Perchè non richiamarci all'art 498 del Codice penale "Usurpazione di titoli ed onori"?
Perchè non richiamarci all'art 498 del Codice penale "Usurpazione di titoli ed onori"?
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