Domenica 10 febbraio
GIORNO DEL RICORDO
per non dimenticare l'Esodo Giuliano Dalmata, la diaspora a cui fu costretta la comunità italiana in Istria sotto l'incalzare dei titini.
E' quantomeno opinabile, se non deplorevole, che località italiane abbiano dedicato vie al maresciallo Josip Broz TITO.
Questi, nel 1969, fu decorato dall'allora nostro presidente Saragat, del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito
della Repubblica Italiana» con l'aggiunta del Gran cordone, il più alto
riconoscimento previsto.
Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore, ha avviato una raccolta di forme per chiedere al presidente Napolitano la cancellazione delle onorificenza che l'Italia riservò a Tito
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/883833.html
Mi ribolle ancora il sangue
nelle vene al ricordo del vergognoso trattato di Osimo firmato 21 anni
dopo dal ministro degli Esteri Mariano Rumor a cui seguirono le "pensioni di Osimo":
altro oltraggio agli Italiani.
Sono
cresciuto con l'educazione all'amore per l'Italianità dei territori
trentino, triestino e istriano; ricordo ancora adesso quell'ottobre del
1954 quando una folla strabocchevole accolse i Bersaglieri dell'8°
Reggimento e l'arrivo dell'incrociatore Duca degli Abruzzi scortato dai
cacciatorpedienere Grecale, Artigliere e Artigliere. A scuola si fece
festa e si espose il Tricolore alla finestra della scuola per
festeggiare il ritorno di Trieste alla Madre Patria. Eventi che sembrano ora leggersi scolpiti su una pietra.
Nessun commento:
Posta un commento