lunedì 24 marzo 2025
Pensione, riscatto privilegiato per gli insegnanti?
Nel disordine politico, fortunatamente non ancora istituzionale, si affacciano gli individualismi: taluni, alquanto sconcertanti ad alto livello governativo e altri che non hanno né capo né coda. Un esempio è il ddl senatoriale che vedrebbe l'abbattimento privilegiato a soli € 900 annui per il riscatto degli anni di laurea, ai fini pensionustici, per gli insegnanti e taluni dipendenti pubblici del comparto istruzione e ricerca. E perchè mai? Dovrebbe spiegarcelo in termini concreti, non dimenticando almeno l'art 3 della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno parità sociale ecc..." la promotrice signora Carmela Bucalo, una senatrice di Fratelli d'Italia. Quindi non è una parlamentare dell'opposizione alla ricerca di spazi elettorali, ma una esponente di governo che, dimentica che nessun governo di centrosinistra si è mai avventurato in tale proposta. In sintesi la vigliamo definire "inqualificabile"?. Detta senatrice dimentica altresì che migliaia di altri laureati, ma dipendenti di aziende private o lavoratori autonomi, quindi non tutelati dalla "inamovibilità" del loro posto di lavoro, hanno o stanno sborsando migliaia di euro ogni anno all'INPS per avvicinarsi all'agognata pensione. Se il ddl Bucalo passasse assisteremmo ad un una ulteriore separazione sociale. Ovvio per migliaia di Italiani sarebbe chiedersi "Ma io chi sono? Figlio della serva?" No, sei solo parte di un'Italia che non ha mai fatto di un gruppo appetibile per interessi elettorali. Un'onta verso chi, non protetto da un impiego statale, si è guadagnato quel riscatto versando migliaia di euro nelle casse dell'INPS. C'è da confidare che la saggezza del senatore Lucio Malan, capogruppo al Senato per FdI, fermi tale discutibile, per non dire iniqua, iniziativa.
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