lunedì 8 aprile 2024
"No al falso Made in Italy"
E' questa la parola d'ordine che, guidati dalla Coldiretti, ha accompagnato migliaia di agricoltori e produttori di cibi italiani al Brennero. Una immensa macchia gialla che ha voluto controllare sì le importazioni di carni, formaggi e salumi che sarebbero poi state confezionate e messe in commercio come "italiane", ma dimostrare anche come l'Italia è attenta e non vuole subire furbate e contraffazioni. Ma, aggiungo io, l'attenziome non va rivolta solo alle materie prime, ma anche al prodotto finito che, sotto accattivanti etichette, si propone sugli scaffali dei supermercati. Un mio (modesto) consiglio: portate l'attenzione sull'etichetta, che sia PRODOTTO D'ORIGINE ITALIANA oppure COLTIVATO, ALLEVATO IN ITALIA perchè il semplice CONFEZIONATO IN ITALIA potrebbe essere un Cavallo di Troia per fare finire sulle nostre tavole cibi che di italiano hanno solo il ...confezionamento. Un po' pochino; l'orgoglio, la fierezza di essere Italiani passa anche dalle nostre tavole.
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