mercoledì 12 aprile 2023
Viabilità a Milano, ovvero il "delitto perfetto"
Il "crimine" di cui mi occupo oggi è quello ai danni dei negozi e delle piccole attività che a Milano si affacciano sulla lunga via Novara dopo che l'Estate scorsa, con la scusa della "viabilità sostenibile", la Giunta comunale ideò la corsia privilegiata per le biciclette prossima al marciapiede. Una spesa di denaro pubblico che attende ancora una concreta risposta funzionale. Non solo: le automobili parcheggiano invece accanto, esattamente tra la corsia di marcia e quella delle biciclette per cui, oltre alle aumentate difficoltà di manovra per il conducente che deve parcheggiare, c'è l'assoluta impossibilità per ogni automobilista e/o passeggero di accostarsi al marciapiede e raggiungere una qualsiasi attività commerciale o di servizio che si affaccia sul viale (foto). Questo impedimento sta portando seri danni all'economia dei "negozi di prossimità" che, peraltro, da molti anni versano in difficoltà. E'il loro declino, la loro fine. Sconcerta che la maggioranza del Municipio 7 (Sinistra) non si sia fatta carico di questa realtà per cancellare questo macroscopico errore. Oltretutto, malgrado la Giunta Sala plauda (per quale ragione logica?) a questo provvedimento di discutibile "mobilità sostenibile", il rapporto costi benefici è del tutto risibile perchè i ciclisti che percorrono tali corsie sono poche unità. In compenso si assiste al lento degrado di attività economiche che dovrebbero invece essere sostenute. Alquanto sconcertante che la Signora Arianna Censi, assessore alla viabilità, vada ripetendo che, con questo stratagemma, in corso B>uenos Aires oggi si contano più biciclette che automobili. Non sono d'accordo perchè la valutazione va fatta sull'intero periodo delle 24 ore e ricordarle che Milano non è solo corso Buenos Aires. Io personalmente ho visto pattuglie della Polizia Locale fermarsi per contestare infrazione ad autoveicoli che, per esigenze di servizio, avevano momentaneamente occupato la corsia per le biciclette. Bene, ho il diritto di chiedere: quante multe sono state invece comminate a ciclisti che attraversano gli incroci mentre il semaforo è ROSSO? O, ancor più frequenti, a coloro che pedalano sui passaggi pedonali o sfreccianio sui marciapiedi? (credit foto Gianmaria Italia)
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