venerdì 11 novembre 2022
La Francia e la solidarietà in mare. Ma da che pulpito?
C'è un gran clamore, anche da certa stampa nostrana, sulla nostra mancata accoglienza di 234 migranti e si sottolinea il mancato rispetto umano verso chi cercava in Europa, ma sbarcando in Italia, migliori condizioni di vita. Peccato che i transalpini si siano dimenticati di quando, negli anni '50 e '60, bloccavano al confine centinaia di emigranti italiani o, tuttora, le migliaia di africani respinti a Ventimiglia e Mentone o Calais. I francesi e taluni leader politici italiani hanno rimosso dalla memoria i 300 "sans papier" sloggiati a manganellate dalla chiesa di Saint Bernard a Parigi? Era il 28 giugno 1996. Perchè si ignora che negli ultimi 12 mesi l'Italia ha accolto quasi 90.000 persone (nel 2021 erano presenti 78.421 - fonte Unicef) e che dire delle 8.000 che doveva prendersi l'Europa? Solo 117. In fatto di solidarietà, di senso umano, consiglio ai "cugini" francesi di sfogliare qualche pagina di Storia: prima quella scritta dal nostro Salvatore TODARO. Comandante del sommergibile Cappellini, il 15 ottobre 1940 trasse in salvo l'equipaggio della nave nemica che, in azione bellica, aveva silurato. Seconda: una vicenda che loro tengono tra le quinte, vale a dire la battaglia del 22 agosto 1914 a Rossignol (Belgio) dove, combattendo sotto la bandiera francese, la fanteria d'oltre mare lasciò sul campo, in un solo giorno, 22.000 algerini falciati dalle mitraglie germaniche. E che etnia avevano i soldati francesi che vediamo nel film La Ciociara? (nella foto di Gianmaria Italia il cimitero di Rossignol)
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