mercoledì 1 giugno 2022
REFERENDUM, un quesito potrebbe mettere in pericolo le donne
Perchè? Vediamo cosa tratta una delle norme che ci saranno sottoposte nel Referendum abrogativo del 12 giugno, la troveremo nella scheda arancione. Il quesito è un poco lungo e tratta misure cautelari detentive, la "reiterazione del reato": comma 1 lettera c) dell'articolo 274 del codice di procedura penale. Giulia Siviero, su L'Essenziale, ritiene che rispondendo SI "diventerà molto difficile, se non impossibile, intervenire contro i reati di violenza di genere". Perchè? Il pericolo della reiterazione è la fattispecie a cui si fa riferimento nella quasi totalità dei casi per applicare le misure cautelari. Va ricordato che queste non riguardano solo la custodia in carcere ma anche l'allontanamento dalla casa familiare o anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Abrogando la reiterazione si lascerebbe al giudice la facoltà della custodia cautelare solo a: pericolo di fuga, inquinamento delle prove, e rischio di commettere gravi delitti con uso armi o altri mezzi di violenza personale. La preoccupazione sollevata da Giulia Siviero deriva da un dato Istat: il 95% dei reati per violenza di genere sono commessi senza uso di armi, per esempio uno zoccolo, un piatto o, temibili, le mani. In questi casi un pubblico ministero o un giudice potrebbe adottare una misura cautelare?
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