giovedì 10 febbraio 2022
Giorno del Ricordo ancora più triste
La celebrazione del Giorno del Ricordo assume, per chi ha avuto l'onore di conoscere Egea Haffner, una connotazione ancora più triste. E mi rammarica (quando non mi irrita) pensare a tutti coloro che si soffermano su quella foto così emblematica della bimba che, con la sua borsa ed un cartello, sta per lasciare Pola ed imbarcarsi verso il resto dell'Italia, un'Italia patria sovente ingrata, e non pensare a quello che è stato poi il seguito.
Il mio pensiero va a Giovanni Tomazzoni, devoto compagno di vita di Egea; sì, proprio lei, l'ex bimba "esule giuliana 30001". Dopo una lunga malattia, sopportata con un'ammirevole dignità e sorretto altrettanto ammirevolmente dalla Famiglia, le sue sofferenze si sono concluse. Poche settimane fa ha chiuso serenamente e per sempre gli occhi e sento il dovere di commemorarlo proprio oggi, Giorno del Ricordo. Ho avuto il grande onore si conoscere Egea e Giovanni nella loro casa di Rovereto (foto in alto) e, con riconoscente commozione, ripercorro quel paio d'ore trascorse conversando e conoscendo la triste realtà di quell'esodo, ma anche le reciproche premure tra due compagni di vita da additare come esempio. Sono grato a lui, all'Ingegner Giovanni Tomazzoni, per l'utile documentazione che mi fornì. Lui, che aveva un pregevole trascorso professionale, fu invece prodigo di notizie sull'Esodo e, solo su mia insistenza, mi mostrò una medaglia d'oro quale premio della sua attività ingnegneristica. Proprio una gran bella persona. Addio e grazie per l'esempio che hai lasciato. (nella foto Egea e Giovanni Tomazzoni) - riproduzione riservata.
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