Due sono gli argomenti che tengono alto l'interesse dell'opinione pubblica e fanno rivedere continuamente i conti pubblici: le pensioni agli ex lavoratori e i vitalizi agli ex politici.
L'aspetto sconcertante è che sulle teste dei lavoratori sono caduti dapprima quei provvedimenti della "legge Fornero" e sui pensionati il blocco della perequazione; come se non bastasse ecco che il pensionato che dopo quarant'anni di lavoro/contributi intasca 1500-1800 euro (un lusso?) viene additato come un privilegiato. Si imbastiscono talk show con voci pro e contro fomentando guerre tra poveri per ridurre quello spazio di dignità onestamente raggiunto.
Alla fine di aprile una sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la norma del decreto Salva Italia che bloccava la perequazione al costo della vita per quelle pensioni tre volte superiori al minimo; quelle, per intendersi, superiori a € 1200 nette. Per chi le percepisce sarebbe stato un lusso, un privilegio da cancellare per ..."salvare l'Italia".
Al contrario, ecco rivelato invece quel torrente di denaro pubblico che confluisce nei vitalizi a cinque zeri per ex politici; ci mancava solo apprendere che decine di questi hanno pure fatto ricorso al TAR per non rinunciare al 10% di quel privilegio. Sconcertante! C'è pure chi fa ricorso prima ancora di maturare i tempi per beneficiarne. Incredibile, così come incredibile è il loro appellarsi ai "diritti acquisiti".
Ma non sono diritti acquisiti anche quelli dei pensionati che hanno lasciato il lavoro sottoscrivendo un patto con l'INPS?
L'auspicio è che la Corte Costituzionale ravvisi quanto sia sconcertante il risultato della legge che sta permettendo il perdurare dei vitalizi; se ne rivedano drasticamente gli importi affinchè le risorse che si recuperano vadano ad incrementare quelle centinaia di migliaia di pensioni inferiori ai 1000 euro netti: che tutti gli Italiani possano condurre una vita più dignitosa.
mercoledì 27 maggio 2015
domenica 24 maggio 2015
24 maggio 1915: un inchino e un monito
La Storia ci tramanda dei dati: pochi minuti prima delle 4 del 24 maggio 1915 gli Artiglieri italiani, dal forte Verena in provincia di Vicenza, aprirono il fuoco sulle fortificazioni austriache.
Da quel momento iniziò la nostra Guerra Mondiale, quella per la quale caddero 651.000 nostri soldati e 589.000 civili.
Un conflitto che non privilegiò alcuna regione italiana; da ogni angolo della penisola partirono giovani diretti al fronte e la testimonianza di quel tributo, più ancora che le cronache e i testi, ce la danno le lapidi e i monumenti ai Caduti che troviamo in ogni comune d'Italia.
Dobbiamo inchinarci davanti ad essi, ovunque ci troviamo, e meditare che per portare all'Italia quelle regioni così settentrionali come il Trentino e il Friuli Venezia Giulia, furono precettati ragazzi provenienti anche da città, paesi distanti alcune centinaia di kilometri. Si leggano le gesta dell'eroica Brigata "Catanzaro": 6000 fanti in prevalenza calabresi che si batterono con grande valore sull'altopiano di Asiago e sul Carso.
Si vada a visitare qualche sacrario militare, Asiago, Redipuglia, Rovereto, Tonale, e si legano i cognomi: troveremo numerosi Esposito, Russo, Greco, Amato, Bruno, Marino, Pappalardo, Santoro, anche Italia che, come gli altri, proprio settentrionali non sono.
Si è calcolato che il 17,4% dei chiamati alle armi proveniva dal Sud.
Ecco, l'Italia l'hanno fatta anche loro e forse più loro di altri i cui nipoti hanno coltivato scellerati propositi di ignorare o ripudiare metà del nostro paese.
Da quel momento iniziò la nostra Guerra Mondiale, quella per la quale caddero 651.000 nostri soldati e 589.000 civili.
Un conflitto che non privilegiò alcuna regione italiana; da ogni angolo della penisola partirono giovani diretti al fronte e la testimonianza di quel tributo, più ancora che le cronache e i testi, ce la danno le lapidi e i monumenti ai Caduti che troviamo in ogni comune d'Italia.
Dobbiamo inchinarci davanti ad essi, ovunque ci troviamo, e meditare che per portare all'Italia quelle regioni così settentrionali come il Trentino e il Friuli Venezia Giulia, furono precettati ragazzi provenienti anche da città, paesi distanti alcune centinaia di kilometri. Si leggano le gesta dell'eroica Brigata "Catanzaro": 6000 fanti in prevalenza calabresi che si batterono con grande valore sull'altopiano di Asiago e sul Carso.
Si vada a visitare qualche sacrario militare, Asiago, Redipuglia, Rovereto, Tonale, e si legano i cognomi: troveremo numerosi Esposito, Russo, Greco, Amato, Bruno, Marino, Pappalardo, Santoro, anche Italia che, come gli altri, proprio settentrionali non sono.
Si è calcolato che il 17,4% dei chiamati alle armi proveniva dal Sud.
Ecco, l'Italia l'hanno fatta anche loro e forse più loro di altri i cui nipoti hanno coltivato scellerati propositi di ignorare o ripudiare metà del nostro paese.
venerdì 22 maggio 2015
Monza Sport Festival edizione 40 con una voce ...da film
Novanta società sportive e una decina di
associazioni culturali e di volontariato daranno vita alla 40a edizione del Monza Sport Festival,
un’adesione davvero lusinghiera per l’USSMB, Unione Società Sportive Monza Brianza che
organizza questa kermesse dal 1976 e che l’Autodromo ospita con encomiabile
spirito di collaborazione.
Davvero una voglia di partecipare molto significativa
per la manifestazione che si terrà nei giorni di sabato 13 e domenica 14 giugno.
Sarà una vetrina per le molteplici attività sportive e sociali che Monza e la
Brianza sanno esprimere, ma anche un momento d’incontro assolutamente unico e
rivolto ad un pubblico di ogni età. Sono affluenze che, nelle due giornate, non
sono mai state inferiori alle 25mila unità; da sottolineare che l’ingresso è
gratuito.
Il programma sarà aperto dalla sfilata di
una Marching Band e dalla disputa dell’83a edizione del Medaglia d’oro Città di
Monza (classica gara ciclistica regionale per dilettanti under 23 organizzata
dal Pedale Monzese) seguita da una a cronometro a coppie della Velo Virtus. E
poi, grazie al Brianza Scherma, una gara a coppie di fioretto e spada. Per il
rotellismo, ormai nella tradizione sportiva monzese, la Rollercup battle 2015
(pattini in linea) e il pattinaggio artistico.
Mentre eleganti coppie si
faranno ammirare nella danza sportiva per le arti marziali avremo esibizioni di
sei diverse discipline. La ginnastica sarà presente nella ritmica e
nell’artistica, e poi football americano, rugby, tennis, volley, tornei di
calcio a 7 per calciatori e calciatrici e il torneo di calcio a 5 per atleti
Down. Per gli ardimentosi sarà stimolante cimentarsi nell’arrampicata sportiva
mentre, tra gli alberi nei pressi della Parabolica, sarà ambientato il tiro con
l’arco a sagome di animali. Davvero un programma molto fitto ed interessante
che include il ciclismo per non vedenti, attività natatorie e sub, il badminton,
il minigolf e il singolare lancio del telefonino. Per i nostalgici delle gare
con i tappi delle bottiglie qui ci sarà il ciclo-tappo! E, novità di
quest’anno, il Subbuteo. Nei box tanto spazio anche per scacchisti e modellismo,
e l’elenco potrebbe continuare. L’Autodromo ci parla anche di motori e quindi
ecco le auto storiche che hanno partecipato alla gloriosa 1000 Miglia, le moto
con il raduno internazionale promosso dal Registro Storico Gilera e le immancabili Ferrari. Ben più piccole ma
rombanti le quattroruote dell’automodellismo.Ma anche attrazioni come la mongolfiera del mitico comandante Piero Porati, un aliante dell’Aeroclub Volovelistico Lariano e per i bambini l’ebbrezza di stare in sella a un cavallo.
Il Monza Sport Festival è anche
un’occasione per avvicinare alla gente tante realtà sociali: l’Unicef, Brianza
per il cuore, Avis, Admo, Emergency, la Fondazione SLancio. Da quasi vent’anni
è presente anche il Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza con una
mostra che attira sempre molti visitatori. La
delegazione monzese del FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha annunciato che la
FAIrun farà tappa nel Festival. Vanno anche segnalati due convegni imperniati
su Sport e Alimentazione che si terranno sabato 13: uno organizzato da una
ventina di Comuni della Brianza e uno dal C.A.M. di Monza.
A fare da guida per i visitatori la voce di Donatella Italia, già speaker nel 2010: laureatasi in Cinema coltiva un hobby alquanto raro: da dieci ani scrive recensioni di film sportivi. E' lei l'ideatrice del nome-marchio Monza Sport Festival
A fare da guida per i visitatori la voce di Donatella Italia, già speaker nel 2010: laureatasi in Cinema coltiva un hobby alquanto raro: da dieci ani scrive recensioni di film sportivi. E' lei l'ideatrice del nome-marchio Monza Sport Festival
Donatella Italia |
Che dire? Innumerevoli motivi di
interesse, di conoscenza e un’opportunità più unica che rara per camminare
sulla pista, farsi fotografare sulla linea del traguardo o sulla pit lane; ammirare il tempio della
velocità in una dimensione del tutto diversa per apprezzare ancor di più
l’Autodromo.
Per meglio conoscere struttura e attività dell'USSMB si vada su www.ussm-mb.it/
(nelle foto: il raduno delle Ferrari nel 2014; un salto di Enrico Sordi, detentore del record italiano di salto con la rampa: m. 2,80 e Donatella Italia, speaker del Festival ediz. 2010 e 2015.)
Per meglio conoscere struttura e attività dell'USSMB si vada su www.ussm-mb.it/
(nelle foto: il raduno delle Ferrari nel 2014; un salto di Enrico Sordi, detentore del record italiano di salto con la rampa: m. 2,80 e Donatella Italia, speaker del Festival ediz. 2010 e 2015.)
giovedì 14 maggio 2015
PENSIONI, VERSO UNA SOLUZIONE INCOSTITUZIONALE?
Dopo la boutade del sottosegretario Enrico Zanetti, che meritava immediate dimissioni, ecco profilarsi una soluzione che, con tutta probabilità, avrà medesima sorte dell'infausto provvedimento della ministra Fornero: incostituzionalità.
Tutti stiamo leggendo e ascoltando anticipazioni secondo cui che il governo sarebbe orientato a selezionare i rimborsi in base al reddito, fissando addirittura un tetto.
Pare non sia bastata la lezione dell'incostituzionalità, prontamente dichiarata, del PRELIEVO DI SOLIDARIETA' sulle pension superiori ai 90mila euro annui (quelle sì che sono vere pensioni d'oro), ora ci si vorrebbe accanire su coloro a cui viene riconosciuta una pensione (lorda) superiore ai 3mila euro; quelli che, nella realtà, trasferiscono il loro assegno (non superiore ai 2mila euro) in aiuti ai figli e nella spesa quotidiana.
Ancora una volta ecco profilarsi una soluzione ideologica e classista dimenticando tre cose essenziali:
- sulla base di quale stipendio percepiscono le pensioni gli ex dipendenti pubblici? Non dimentichiamo che quella dei privati è calcolata sulla base degli ultini 5 - 8 anni di lavoro.
- di quanto l'INPS ha ripianato il deficit dell''INPDAP?
- quand'anche l'attuale pensione sia retributiva, abbiamo mai calcolato quanto gettito hanno fornito all'erario i lavoratori tramite l'IRPEF?
Smettiamola di invitare ai talk show dei portavoce di questa o quella casta davvero privilegiata e diamo corso a leggi che cancellino definitivamente ogni forma di vitalizio agli ex politici.
Tutti stiamo leggendo e ascoltando anticipazioni secondo cui che il governo sarebbe orientato a selezionare i rimborsi in base al reddito, fissando addirittura un tetto.
Pare non sia bastata la lezione dell'incostituzionalità, prontamente dichiarata, del PRELIEVO DI SOLIDARIETA' sulle pension superiori ai 90mila euro annui (quelle sì che sono vere pensioni d'oro), ora ci si vorrebbe accanire su coloro a cui viene riconosciuta una pensione (lorda) superiore ai 3mila euro; quelli che, nella realtà, trasferiscono il loro assegno (non superiore ai 2mila euro) in aiuti ai figli e nella spesa quotidiana.
Ancora una volta ecco profilarsi una soluzione ideologica e classista dimenticando tre cose essenziali:
- sulla base di quale stipendio percepiscono le pensioni gli ex dipendenti pubblici? Non dimentichiamo che quella dei privati è calcolata sulla base degli ultini 5 - 8 anni di lavoro.
- di quanto l'INPS ha ripianato il deficit dell''INPDAP?
- quand'anche l'attuale pensione sia retributiva, abbiamo mai calcolato quanto gettito hanno fornito all'erario i lavoratori tramite l'IRPEF?
Smettiamola di invitare ai talk show dei portavoce di questa o quella casta davvero privilegiata e diamo corso a leggi che cancellino definitivamente ogni forma di vitalizio agli ex politici.
mercoledì 6 maggio 2015
PENSIONI: Sottosegretario ZANETTI, ma era proprio il caso?
Non so quanto Enrico Zanetti, sottosegretario all'Economia (Scelta Civica), sia propenso a vedere con realismo i nostri Emigranti e i Pensionati.
Rispondendo ad un question time in commissione Finanze egli ha spiegato che ai Comuni non può più essere concessa l'autonomia in fatto di applicazione dell'IMU come prima casa agli iscritti all'AIRE; gettava quindi nel cestino proprio un passo del d.l. 201/2011 varato dal governo Monti (leader di Scelta Civica) e, conseguentemente, anche quei provvedimenti generati dal buon senso che avevano indotto centinaia di amministrazioni comunali ad assimilare ad abitazione principale gli immobili lasciati vuoti e sfitti dai nostri Emigranti.
Veniamo alle pensioni.
Mi domando a quale titolo, con che esperienza possa un nostro parlamentare sentenziare sulle pensioni dei privati cittadini, quelli che hanno alle spalle decenni di lavoro, soprattutto se da dipendenti privati.
Il sottosegretario Enrico Zanetti ha dichiarato (cito da Repubblica.it): "Escludo che sia possibile restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni, per quelle più alte sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce più basse". A parte che quel generico "pensioni più alte" che ricorre spesso rivela una scarsa conoscenza della materia, diciamo che tale affermazione contraddice un esplicito impegno del ministro Pier Carlo Padoan ("Il Governo rispetterà gli impegni"), conseguentemente il Sottosegretario avrebbe poi precisato "E' un'opinione espressa a titolo personale".
Allora, egregio dottor Zanetti, si trascriva questo assunto basilare: "Quando si ricoprono cariche pubbliche ogni parola e azione ha una ricaduta pubblica, per cui bisogna soppesarle con la massima attenzione".
Se Lei sostiene che è "immorale" restituire il dovuto ai pensionati prenda l'iniziativa di esprimere ben più marcate deplorazioni a tutti quei suoi colleghi che sono ricorsi al TAR perchè si oppongono ad una riduzione del 10% del vitalizio (ricordo che stanno percependo denaro pubblico, quello dei contribuenti).
Lei ha in corso la proposta di legge costituzionale n. 1978 del 21/01/2014:"limiti per i vitalizi dei membri del Parlamento e dei Consigli Regionali cessati dal mandato", bene, la condivido, ma con la stessa forza con cui sta mettendo mani nelle tasche di Emigrati ed esprime questi concetti sulle pensioni, non può già intervenire, nei Suoi poteri di governo, sui vitalizi?
7-5-2015 Nel frattempo ecco affacciarsi le varie "soluzioni", una per tutte: "rimborso graduale per pensioni fino a 3.000 euro". Prima di tutto il consueto dubbio: lordi o netti? Secondo: si tratterebbe di un provvedimento incostituzionale come quel prelievo per i redditi dei ricchi che la Consulta bocciò. Dunque, proprio un parlare a vanvera!
Perchè, invece, prima di colpevolizzare (ingiustamente) i pensionati non si chiede allo Stato che versamento hanno avuto i contributi virtuali? E le pensioni che sono state elargite sull'ultimo stipendio ai dipendenti della pubblica amministrazione? Fra i dipendenti del privato la media era invece sugli ultimi 5-8 anni.
Creare ulteriori discriminazioni porterà inevitabilmente alla bpcciatira da parte della Corte costituzionale e si dovranno restituire le somme ingiustamente trattenute più gli interessi.
Continuo a chiedermi se certi sedicenti onorevoli sanno fare gli amministratori pubblici; nel privato, a seguito di errori del genere, sarebbero già stati messi alla porta.
Rispondendo ad un question time in commissione Finanze egli ha spiegato che ai Comuni non può più essere concessa l'autonomia in fatto di applicazione dell'IMU come prima casa agli iscritti all'AIRE; gettava quindi nel cestino proprio un passo del d.l. 201/2011 varato dal governo Monti (leader di Scelta Civica) e, conseguentemente, anche quei provvedimenti generati dal buon senso che avevano indotto centinaia di amministrazioni comunali ad assimilare ad abitazione principale gli immobili lasciati vuoti e sfitti dai nostri Emigranti.
Veniamo alle pensioni.
Mi domando a quale titolo, con che esperienza possa un nostro parlamentare sentenziare sulle pensioni dei privati cittadini, quelli che hanno alle spalle decenni di lavoro, soprattutto se da dipendenti privati.
Il sottosegretario Enrico Zanetti ha dichiarato (cito da Repubblica.it): "Escludo che sia possibile restituire a tutti l'indicizzazione delle pensioni, per quelle più alte sarebbe immorale e il governo deve dirlo forte. Occorre farlo per le fasce più basse". A parte che quel generico "pensioni più alte" che ricorre spesso rivela una scarsa conoscenza della materia, diciamo che tale affermazione contraddice un esplicito impegno del ministro Pier Carlo Padoan ("Il Governo rispetterà gli impegni"), conseguentemente il Sottosegretario avrebbe poi precisato "E' un'opinione espressa a titolo personale".
Allora, egregio dottor Zanetti, si trascriva questo assunto basilare: "Quando si ricoprono cariche pubbliche ogni parola e azione ha una ricaduta pubblica, per cui bisogna soppesarle con la massima attenzione".
Se Lei sostiene che è "immorale" restituire il dovuto ai pensionati prenda l'iniziativa di esprimere ben più marcate deplorazioni a tutti quei suoi colleghi che sono ricorsi al TAR perchè si oppongono ad una riduzione del 10% del vitalizio (ricordo che stanno percependo denaro pubblico, quello dei contribuenti).
Lei ha in corso la proposta di legge costituzionale n. 1978 del 21/01/2014:"limiti per i vitalizi dei membri del Parlamento e dei Consigli Regionali cessati dal mandato", bene, la condivido, ma con la stessa forza con cui sta mettendo mani nelle tasche di Emigrati ed esprime questi concetti sulle pensioni, non può già intervenire, nei Suoi poteri di governo, sui vitalizi?
7-5-2015 Nel frattempo ecco affacciarsi le varie "soluzioni", una per tutte: "rimborso graduale per pensioni fino a 3.000 euro". Prima di tutto il consueto dubbio: lordi o netti? Secondo: si tratterebbe di un provvedimento incostituzionale come quel prelievo per i redditi dei ricchi che la Consulta bocciò. Dunque, proprio un parlare a vanvera!
Perchè, invece, prima di colpevolizzare (ingiustamente) i pensionati non si chiede allo Stato che versamento hanno avuto i contributi virtuali? E le pensioni che sono state elargite sull'ultimo stipendio ai dipendenti della pubblica amministrazione? Fra i dipendenti del privato la media era invece sugli ultimi 5-8 anni.
Creare ulteriori discriminazioni porterà inevitabilmente alla bpcciatira da parte della Corte costituzionale e si dovranno restituire le somme ingiustamente trattenute più gli interessi.
Continuo a chiedermi se certi sedicenti onorevoli sanno fare gli amministratori pubblici; nel privato, a seguito di errori del genere, sarebbero già stati messi alla porta.
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