Donato Marra
è, malgrado il suo riserbo, una tra le persone più importanti della gerarchia politica
italiana: è il segretario generale della Presidenza della Repubblica. Ha avuto
un momento di popolarità (e per me di simpatia) quando, nell’aprile del 2013 in
occasione del giuramento dei ministri del governo Letta, si domandò a bocca
aperta: “ma come si pronuncia Kyenge?”, e così lo udirono in molti. Qualche
giornale commentò, impropriamente, che Marra era incorso in uno svarione, aveva
commesso una gaffe. Io invece la pensai come lui: sentire storpiare il proprio nome, soprattutto in un’occasione
così importante, darebbe fastidio a chiunque, pertanto il dubbio del Segretario era lecito.
Marra, che
vanta una laurea con lode e un’esperienza “nel Palazzo” di primordine, mi ha
lasciato tuttavia perplesso in occasione dell’ultimo giuramento, quello dei
ministri del governo Renzi (febbraio 2014). Tutti possono rivedere le varie
fasi della cerimonia su YouTube e riascoltare la voce del segretario Marra che
chiama al giuramento e alla firma: “Dottor Matteo Renzi, onorevole avvocato
Marisa Elena Boschi, onorevole dottoressa Maria Anna Madia,…” e via via fino all’"Onorevole dottor Maurizio
Lupi..." seguito subito dopo da “Signor Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle
Politiche sociali”: nessun titolo ma Marra non si era sbagliato, Poletti è infatti un perito agrario, diplomato quindi al pari di un geometra o un ragioniere, però non si dice "perito agrario Poletti". Sarebbe stato lo stesso per Beatrice Lorenzin (diploma liceo classico) e Andrea Orlando (maturità scientifica), solo che, quali deputati, Marra li ha chiamati onorevoli.
Quel semplice (?) Signor in mezzo a vari titoli e appellativi a me è sembrata una stonatura e credo l'abbia pensato anche il dottor Marra che stavolta si sarà domandato (a bocca chiusa) “ma perché tutti ste onorevoli, avvocati e dottori e ora solo signor?” Me lo domando anch’io e lo chiedo al Segretario generale del Quirinale: “Ma perché non la smettiamo di utilizzare, spesso impropriamente, l'aggettivo onorevole? Dalla Sua posizione faccia emanare una disposizione affinché l’appellativo onorevole sparisca dai testi ufficiali. Oltretutto, come Lei certamente sa, è pure un vanitoso riappropriarsi di quanto fu abolito nel marzo 1939".
*
L'autorevole Enciclopedia Treccani così definisce Onorevole "è appellativo riservato ai membri del Parlamento, deputati e senatori (abbreviato di solito in on.)". Appellativo, non titolo.
Quel semplice (?) Signor in mezzo a vari titoli e appellativi a me è sembrata una stonatura e credo l'abbia pensato anche il dottor Marra che stavolta si sarà domandato (a bocca chiusa) “ma perché tutti ste onorevoli, avvocati e dottori e ora solo signor?” Me lo domando anch’io e lo chiedo al Segretario generale del Quirinale: “Ma perché non la smettiamo di utilizzare, spesso impropriamente, l'aggettivo onorevole? Dalla Sua posizione faccia emanare una disposizione affinché l’appellativo onorevole sparisca dai testi ufficiali. Oltretutto, come Lei certamente sa, è pure un vanitoso riappropriarsi di quanto fu abolito nel marzo 1939".
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L'autorevole Enciclopedia Treccani così definisce Onorevole "è appellativo riservato ai membri del Parlamento, deputati e senatori (abbreviato di solito in on.)". Appellativo, non titolo.
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