Non ci si può estraniare da questo intento e sono contento che vi aderiscano anche le
squadre di serie A di calcio femminile; dopotutto fui anche il primo
giornalista italiano premiato dalla FIGC per avere seguito e promosso questa disciplina a
livello nazionale.
Tuttavia, già allora e purtroppo anche oggi, riscontro che la solidarietà femminile spesso latita.
Mi spiego meglio.
Mentre tutti deprechiamo eventi delittuosi compiuti su donne, e queste donne fanno sentire la loro voce in
occasione di
rivendicazioni, non trovo uguale solidarietà tra loro
nel vivere quotidiano; il mondo del lavoro è teatro di episodi dove la
mancanza di rispetto sconcerta. Se si può capire la concorrenza un po'
meno invece lo sminuire, solo per rivalità, il livello culturale e/o scolastico di colleghe: un comportamento che trovo deplorevole.
Un’incongruenza che rivela l'intima debolezza di talune e che si traduce in un’offesa per il mondo femminile.
Auspico quindi, da uomo, che questa Giornata sia sempre con l'iniziale
maiuscola.